Attività di contatto e bassa soglia

 

UNITA DI STRADA

L’attività di contatto in strada viene realizzata attraverso interventi rivolti alle persone che si prostituiscono e finalizzati al raggiungimento di più obiettivi:

– prevenire e ridurre il rischio sanitario per una maggior tutela della salute individuale e pubblica;

– prevenire e ridurre i comportamenti sociali devianti (lotte per il controllo del territorio, atti di vandalismo, ecc.) per una maggior sicurezza individuale e pubblica;

– costruire relazioni positive e significative in grado di valorizzare l’identità personale e l’autostima;

– promuovere il senso di fiducia verso le istituzioni (sanitarie, sociali, di tutela della sicurezza);

– promuovere percorsi di autonomia, offrendo orientamento, sostegno e l’opportunità di scelte di vita alternative che si concretizzino nell’integrazione sociale o in un rimpatrio protetto.

La metodica applicata è quella dell’outreach, che propone di instaurare rapporti diretti con i soggetti a rischio per porre le basi di una successiva azione mirata al cambiamento. Tale azione viene realizzata fornendo i mezzi per poter comprendere e interiorizzare comportamenti sani e tutelanti, e per acquisire la capacità di modificare, in maniera consapevole e duratura, atteggiamenti scorretti o rischiosi.

L’attività è realizzata da differenti unità mobili di strada (UMS), gestite da 1 coordinatore, 5 educatori/educatrici professionali e da 1 psicologo supervisore, coadiuvati da 25 volontari che si avvicendano, e intervengono in aree geografiche definite incontrando settimanalmente le prostitute presenti; il gruppo in uscita è formato sempre da 2 persone.

I membri dell’UMS, che per le uscite utilizzano le autovetture di proprietà dell’associazione, sono dotati di un telefono cellulare e di materiale informativo a carattere socio-sanitario da consegnare in strada. Vengono offerti anche generi di conforto e cartoncini con il numero telefonico cellulare dell’operatore dell’associazione.

Il territorio di intervento comprende l’area sud-ovest della Provincia di Milano (distretti di Abbiategrasso, Castano Primo, Corsico, Magenta, Rho, Garbagnate Milanese, Pieve Emanuele, Rozzano, S. Giuliano Milanese), la Provincia di Pavia (area Lomellina).

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UNITA DI CONTATTO INDOOR

L’avvio di tale attività avviene nel 2010 e nasce dall’esigenza di ampliare gli interventi volti a favorire l’emersione di possibili vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale.

Infatti, il fenomeno della prostituzione, anche coatta, esercitata all’interno di appartamenti privati o di esercizi pubblici (sale massaggi, locali notturni, ecc.) è da diversi anni una realtà in espansione.

L’attività si propone di perseguire i principali obiettivi individuati per le unità mobili di strada, contestualizzandoli tuttavia alla differente realtà operativa ed ai differenti bisogni rilevati.

Il lavoro sociale con la prostituzione al chiuso (indoor) è per molti versi diverso dal lavoro delle Unità mobili di strada.

Infatti:

-il contatto con le persone prostitute deve avvalersi di una lavoro di mappatura complesso;

-il telefono diventa uno strumento indispensabile già nella fase che precede la conoscenza diretta con le persone prostitute;

-il contatto con le persone prostitute avviene in uno spazio privato e non pubblico ed aperto.

Il contatto avviene pertanto telefonicamente tramite due educatrici che, presentandosi come operatrici sociali, esplicitano il ruolo che andranno poi a consolidare attraverso la conoscenza diretta.

Le educatrici presentano i servizi offerti dall’equipe, lasciano il numero telefonico reperibile al quale ci si può rivolgere in caso di bisogno, fissare eventualmente appuntamenti domiciliari e garantire l’opportunità di organizzare accompagnamenti ai servizi del territorio così come previsto anche dalle unità di strada outdoor.

L’attività è realizzata da 1 coordinatore e 2 educatrici. Le zone sulle quali opera l’equipe è la Provincia di Milano (esclusa la Città di Milano) e la Provincia di Pavia.