L’impegno di Lule contro lo sfruttamento lavorativo

Negli ultimi anni l’impegno del nostro ente a sostegno delle vittime di sfruttamento, storicamente indirizzato a donne vittime di tratta e prostituite, si è esteso a tutte quelle persone (in prevalenza uomini – novità per Lule) che svolgono attività di accattonaggio e/o vendita abusiva (nei mercati o nei parcheggi) e quindi anch’esse vittime di circuiti di sfruttamento.

Questo sviluppo dell’ambito dei nostri interventi si completa con un’attenzione particolare ai fenomeni del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura, vero e proprio fronte caldo dell’attuale lotta contro lo sfruttamento e dell’impegno a tutela dei diritti dei lavoratori (spesso migranti di origine straniera) e, ancor prima, dell’individuo .

Questa nuova attitudine si contraddistingue, inoltre, per un sempre più rinnovato coinvolgimento del nostro ente come partner operativo all’interno di progetti di rilevanza regionale e nazionale promossi da enti istituzionali, come la Prefettura di Mantova, o realtà prestigiose, come l’Università degli Studi di Verona, e finalizzati a combattere il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura promuovendo al tempo stesso una filiera dell’agricoltura responsabile così come ad arginare lo sfruttamento e il lavoro irregolare nel settore della produzione tessile.

Obiettivi ambiziosi, che possono essere raggiunti solo attraverso una puntuale attività di emersione dei fenomeni citati e la contemporanea messa in campo di interventi di integrazione socio lavorativa.

L’impegno e l’attenzione di Lule ha cominciato ad estendersi alle vittime di sfruttamento lavorativo, al di là (e prima) di queste importanti collaborazioni, già nell’ambito nella azioni messe in campo dallo storico progetto Antitratta Mettiamo le ali – Dall’emersione all’integrazione, intervento sovra provinciale finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità per la realizzazione di programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore di vittime di tratta e grave sfruttamento.

Il nostro impegno, infatti, non poteva ignorare come il fenomeno del grave sfruttamento, negli ultimi anni, si sia con forza (ed evidenza) esteso anche al di là dei marciapiedi, coinvolgendo altre categorie di vittime: questuanti in attesa fuori dai supermercati, venditori di rose in strada, ambulanti abusivi nei mercati, braccianti agricoli. Nell’ultimo anno, a titolo esemplificativo, gli operatori e i volontari di Lule (affiancati da mediatori culturali) hanno esplorato il mondo sommerso degli uomini usati per lavoro entrando in contattato, prevalentemente tra la provincia di Milano, Pavia e Bergamo, con ben 397 vittime o potenziali tali.

Vittime non facili da “agganciare”. Non esiste infatti uno sportello per questo tipo di interventi: gli operatori del nostro ente si recano abitualmente nei mercati, nelle chiese e nelle moschee, nelle stazioni, nei parchi cercando di costruire con queste persone relazioni di fiducia, finalizzate a promuovere percorsi di inclusione e autonomia.

Vittime, inoltre , spesso non consapevoli della propria condizione di “lavoratore sfruttato”: pur di avere un lavoro, infatti, accettano con rassegnazione di essere sottopagati e sfruttati, lavorando anche per 18 ore al giorno, senza nessun rispetto delle norme di sicurezza e subendo ogni genere di sopruso (in molti casi si arriva addirittura alla segregazione e alla violenza fisica). Condizioni, quindi, di grave sfruttamento e altamente lesive, in primo luogo, della dignità personale.

Le attività di Lule non potevano quindi non intraprendere anche questa strada.

Perchè l’impegno a sostegno delle vittime e contro il fenomeno dello sfruttamento è sempre più importante e necessario.

Perchè quello che è sotto i nostri occhi è “un fantasma del passato che ritorna, il fantasma dello schiavo, dell’uomo che si spacca la schiena sotto il sole per pochi spiccioli, senza diritti e senza assistenza di alcun tipo“.

Contatti

Mariapia Pierandrei mpierandrei@luleonlus.it (responsabile Area Tratta) – Miriam Longhi mlonghi @luleonlus.it (responsabile Servizi di prossimità territoriale)

I progetti che ci vedono coinvolti

METTIAMO LE ALI – Dall’emersione all’integrazione

Progetto sovra provinciale giunto alla quarta “edizione” e finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità per la realizzazione di programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore di vittime di tratta e grave sfruttamento


Logo progetto MULTITASKING finanziato a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 (FAMI)- Associazione Lule Mantova

Progetto MULTITASKING

Lavorare in rete per contrastare il fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e del lavoro irregolare, con particolare riferimento ai settori della produzione agricola e tessile.


Progetto DIAGRAMMI Nord

Una proposta di dignità, di qualità, di sfida nell’ambito dello sfruttamento lavorativo in agricoltura. Un progetto attivo su 8 regioni del Nord Italia: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche.


Progetto FARm – Filiera dell’Agricoltura Responsabile

Prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato in agricoltura, promuovendo la filiera dell’agricoltura responsabile nelle Regioni del Veneto e della Lombardia e nelle Province autonome di Trento e di Bolzano.


RURAL Social ACT

Partendo dalle buone pratiche, promuovere il ruolo dell’agricoltura sociale come sviluppo territoriale sostenibile, inclusivo, di qualità, capace di contrastare il caporalato e costituire argine alle agromafie.