L’Associazione Casa Betel 2000 è stata fondata nell’anno del grande Giubileo 2000, per volontà della Diocesi di Brescia, come segno di un’importante iniziativa di carità. In tal modo si sono concretizzate le indicazioni date dal Santo Padre in numerosi documenti e che sono state fatte proprie dal Vescovo nella scelta pastorale. Alla nascita dell’Associazione hanno partecipato congiuntamente: la Caritas e l’Ufficio Migranti, La Vita Consacrata nelle tre realtà CIIS, CISMI ed USMI, la Società di San Vincenzo de’ Paoli. Gli spazi sono stati messi a disposizione dalle Suore Ancelle della Carità di Brescia.
L’associazione ha il compito di gestire:
La Comunità di Vita
La mensa “Madre Eugenia Menni”
L’Emergenza freddo femminile “Sorella Lucia Ripamonti”
Rifugio Caritas
Si propone inoltre di contribuire a diffondere la cultura dell’accoglienza e della condivisione, in armonia con quanti già operano, a diversi livelli, nelle situazioni del disagio sociale.
Territori di intervento: Brescia
Attività svolte all’interno del progetto:
- accoglienza residenziale e semi – residenziale
- inserimento socio – lavorativo – abitativo
Sede: Piazza Martiri di Belfiore 4 – Brescia (BS)
Contatti: 030.3757746 – amministrazione@casabetel.it – 03048977 int. 3 – direzione@casabetel.it – www.casabetel.it – Facebook
L’impegno dell’ente nell’ambito della tratta e dell’assistenza alle vittime di sfruttamento:
La comunità Casa Betel offre alle ospiti un luogo di rifugio sicuro dove poter iniziare un percorso di ricostruzione della propria identità e dove cominciare a rielaborare le esperienze vissute in un cammino finalizzato all’autonomia.
Durante il percorso comunitario il progetto prevede di affrontare diversi aspetti:
- Aspetto educativo: presa in carico e stesura del progetto educativo individualizzato; sostegno psicologico attraverso colloqui (in alcuni casi con personale esperto presso un consultorio della zona), affrontando e rielaborando temi come il rispetto, la fiducia, la dignità.
- Aspetto socio – culturale: partecipazione a laboratori di espressività e al corso di teatro basato sull’improvvisazione e la libera espressione corporea e laboratori, che favoriscono l’espressione di sentimenti, di conflitti, di disagi interiori talvolta non esprimibili attraverso il dialogo, aiutando a scaricare ansie e tensioni, rendendo più coscienti gli utenti delle emozioni veicolate dalle esperienze sensoriali, migliorando il rapporto con se stessi e con il proprio corpo, del quale si acquista maggiore consapevolezza.