Lule ospite del Festival della Fotografia Etica di Lodi con “NoBody – Corpi trattati” di Ileana Forneris

ssociazione Lule Onlus e Fondazione Somaschi vi invitano a visitare NoBody – Corpi trattati, mostra fotografica di Ileana Forneris ospitata presso il Museo dello Strumento Musicale (Accademia Gerundia - Via Carlo Besana 8, Lodi) e inserita all’interno del ricco programma di proposte della sezione OFF del Festival della Fotografia Etica di Lodi.

Associazione Lule Onlus e Fondazione Somaschi vi invitano a visitare NoBody – Corpi trattati, mostra fotografica di Ileana Forneris ospitata presso il Museo dello Strumento Musicale (Accademia Gerundia – Via Carlo Besana 8, Lodi).

Un’iniziativa di sensibilizzazione nell’ambito del progetto Voci di Donna (realizzato con il sostegno della Fondazione Comunitaria di Lodi Onlus) e inserita all’interno della Sezione OFF del Festival della Fotografia Etica di Lodi.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 19.00 mentre il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Ci fa piacere segnalare che sabato 5 ottobre, durante il pomeriggio, sarà possibile incontrare l’autrice e confrontarsi con lei in merito al progetto fotografico

Gli enti promotori hanno organizzato anche un incontro di presentazione, previsto per giovedì 17 ottobre alle ore 19.00, presso il Caffè Letterario (Via Fanfulla 3, Lodi): sarà una preziosa occasione non solo per presentare nuovamente il progetto fotografico di Ileana ma anche per raccontare al pubblico di Lodi il nostro impegno e le attività messe in campo nell’ambito della lotta contro il fenomeno della tratta di esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione con brevi interventi a cura delle responsabili dei due enti. A seguire, un breve monologo teatrale a cura di Compagnia teatrale FavolaFolle mentre il locale offre la possibilità di fare un gustoso aperitivo.

NoBody – Corpi trattati è un progetto fotografico della giovane autrice bergamasca Ileana Forneris che in dieci scatti ha cercato di raccontare e documentare, posando l’obiettivo direttamente sul corpo delle vittime, il drammatico fenomeno della tratta e dello sfruttamento sessuale di donne e minori.

Nelle intenzioni degli organizzatori la mostra sarà anche una preziosa occasione per promuovere e portare all’attenzione del pubblico del Festival la futura rappresentazione di NoBody –Viaggio sensoriale attraverso la tratta e lo sfruttamento sessuale (Compagnia teatrale FavolaFolle) che andrà in scena a maggio presso l’Auditorium Zalli. NoBody offre un’esperienza immersiva sul tema, un viaggio sensoriale che invita il pubblico a guardare oltre il velo dell’apparenza, prendendo coscienza in maniera immediata ed epidermica degli aspetti più oscuri del fenomeno.

INFO: www.luleonlus.it/nobody   – 328 1481701

La mostra e l’installazione teatrale NoBody sono iniziative che si inseriscono all’interno della campagna di sensibilizzazione e comunicazione prevista all’interno del progetto “Mettiamo le Ali – Dall’emersione all’integrazione” (di cui Associazione Lule è capofila), iniziativa sovra provinciale finanziata dal Dipartimento per le Pari Opportunità per la realizzazione di programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore di vittime di tratta e grave sfruttamento che intendano sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti di soggetti dediti al traffico di persone.

Associazione Lule Onlus e Fondazione Somaschi vi invitano a visitare NoBody – Corpi trattati, mostra fotografica di Ileana Forneris ospitata presso il Museo dello Strumento Musicale (Accademia Gerundia - Via Carlo Besana 8, Lodi) e inserita all’interno del ricco programma di proposte della sezione OFF del Festival della Fotografia Etica di Lodi.

PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA

Siete mai passati, di giorno o di notte, lungo le strade provinciali di una qualsiasi cittadina italiana? Avete mai osservato (non semplicemente visto) ai distributori, ai semafori o semplicemente ai bordi delle strade centinaia di donne di differenti nazionalità ed età? Intendo quelle donne che svolgono “il mestiere più vecchio del mondo”: le prostitute.

Vi siete maifermati ad osservare i loro volti, i loro movimenti, i loro vestiti? Avete mai provato ad immaginare a cosa stiano pensando, cosa stiano provando, quali emozioni vivano ed il perché si trovino sulla strada che state percorrendo? Avete mai provato ad immaginare il loro vissuto o anche solo a pensare di cosa possano aver bisogno?

Ci sono persone che non sono libere; persone che non hanno avuto la possibilità di scegliere per la propria vita; ragazze, donne, la cui libertà è stata rubata. Da qualche parte nel mondo c’è qualcuno che ha scelto per loro, qualcuno che ha deciso di rubare i loro sogni, i loro sorrisi, i loro legami, la loro felicità, la loro libertà. Il loro futuro.

Donne: illuse, comprate, terrorizzate, vendute, sfruttate. Esseri umani, come noi, ma con una vita diversa; con prospettive diverse.

Qualcuno pensa che scelgano di vendere il loro corpo; che lo facciano perché gli piace o per piacere; perché è comodo e perché sono soldi facili.

Venite a guardare cosa si cela oltre il velo dell’apparenza!

Avvicinatevi con un sguardo diverso a questi “corpi trattati”

*Il progetto fotografico nasce da una iniziativa di sensibilizzazione promossa dagli amici de “La Melarancia Onlus” (www.lamelarancia.org)  che ringraziamo per aver condiviso con Associazione Lule la mostra e gli scatti di Ileana.

ILEANA FORNERIS (Bergamo, 1989)

Ileana ha iniziato ad interessarsi alla fotografia sin da bambina, affascinata dalla reflex analogica del padre, fino a riuscire a comprarsi, con i primi risparmi, la sua prima reflex semiprofessionale. Dal 2010 ha deciso di dare corpo a questa passione, seguendo numerosi corsi e workshop di fotografia.

I suoi scatti hanno dato vita a diverse mostre fotografiche dai temi più differente: etici, street, ritrattistica e di viaggio.

Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione ha lavorato per tre anni come fotografa ed editor presso un’agenzia di comunicazione occupandosi principalmente di food photography, realizzando scatti in still-life e reportage nelle cucine di svariati ristoranti.