In occasione della Dodicesima Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani in programma per il 18 ottobre torna l’iniziativa di sensibilizzazione #liberailtuosogno: flash mob per riempire il cielo di palloncini e dire insieme #CREMONAnonTRATTA
Noi di Lule Onlus saremo infatti presenti a Cremona, presso la Sala Quadri Municipio, per una mattina di riflessioni sul tema. Il lancio avverrà alle ore 12.00 presso il Cortile Federico II (mappa). Una attività di sensibilizzazione organizzata in collaborazione con il Comune di Cremona ed in particolare con Sportello antidiscriminazioni. Scaricate il programma della Tavola Rotonda (link)
Una iniziativa promossa all’interno di Mettiamo le ali 2.0 – Dall’emersione all’integrazione, progetto sovra provinciale finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità per la realizzazione di programmi di emersione, assistenza e integrazione sociale a favore di vittime di tratta e grave sfruttamento che intendano sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti di soggetti dediti al traffico di persone e patrocinata dalla Prefettura di Cremona.
PRESENTAZIONE
Il 18 ottobre si celebrerà infatti la 12° Giornata Europea contro la Tratta di esseri umani istituita dalla Commissione Europea per sensibilizzare su un fenomeno, quello della tratta e del grave sfruttamento, che preoccupa non poco l’Unione Europea.
Sono quasi un milione le sospette vittime di tratta e/o di grave sfruttamento nel continente europeo. Numeri importanti che allertano per dimensione e diffusione e che rappresentano un enorme business per le reti criminali transnazionali. Sono oltre 6000 le persone che ogni anno in Italia vengono ascoltate da uno dei 21 Progetti Anti-tratta italiani, di esse circa 1000 entrano in un programma di assistenza e protezione come vittime di gravi reati . Lo sfruttamento nell’ambito sessuale, lo sfruttamento lavorativo, l’accattonaggio forzato e le economie illegali forzate (spaccio e furti) sono fenomeni di grande portata il cui contrasto risulta difficile e complesso.
Proprio per porre l’attenzione su questi numeri, il Dipartimento per le Pari Opportunità, il Numero Verde Nazionale in aiuto alle vittime di tratta e/o grave sfruttamento (800 290 290) e i Progetti Anti-tratta in tutto il territorio nazionale, hanno organizzato una serie di eventi in molte città italiane, dove si terranno alcuni brevi presidi che si concluderanno con il lancio di palloncini arancioni con l’hashtag/slogan #liberailtuosogno. Nell’occasione saranno distribuiti materiali informativi sul tema della tratta.
Nel sito del Numero Verde Nazionale (www.osservatoriointerventitratta.it), nella sua pagina Facebook (www.facebook.com/NVAntitratta) o nella pagina Facebook dedicata alla 12° Giornata Europea contro la Tratta (www.facebook.com/GiornataEuropeaControLaTratta), è possibile visionare tutte le iniziative che si svolgono in ogni città che ha aderito alla campagna di sensibilizzazione.
Lo scopo della sensibilizzazione è fare in modo che un tema così drammatico non passi inosservato o venga ritenuta una questione che non ci riguarda. Si vuole quindi accendere una speranza perché quei tanti sogni di donne, uomini e minori non restino per sempre ingabbiati nelle reti di sfruttamento.
Per rivivere l’iniziativa curata da Associazione Lule in occasione delle celebrazioni dello scorso anno –> LINK
Si tratta di un piccolo ma significativo gesto affinché un tema così drammatico non passi inosservato e una speranza perché quei tanti sogni di donne, uomini e minori non restino per sempre chiusi in una gabbia.
Il traffico di merce umana è un business, che frutta svariati miliardi di euro. Un’industria globalizzata, che interessa tutto il pianeta e che secondo alcune stime per l’80% è legata allo sfruttamento sessuale (di cui il 20% minori).
I luoghi di maggior provenienza delle vittime sono l’Asia Orientale, il Sud America, l’Africa Occidentale e l’est Europeo. Se ci concentriamo nella sola Europa, il 36% delle vittime proviene dall’Africa (la Nigeria è capofila di questa non invidiabile classifica), il 26% dall’Est Europeo e il 9% dall’Asia.
Abbiamo l’obbligo, sia morale che giuridico, di intervenire. Dobbiamo tutti fare in modo che da domani il tema della tratta non torni solo tra le mani delle forze dell’ordine, delle associazioni e dei servizi sociali.
Dedichiamo tutti un pensiero a questo devastante fenomeno. Liberiamo il sogno di molti bambini, donne e uomini del nostro pianeta.