Tutte le immagini dell’iniziativa (link)
- esposizione di testi antichi e moderni sul tema delle rose e dei roseti e di antico materiale didattico;
- mostra dei lavori realizzati dai ragazzi del corso di Acquerello di Daniela Passuello
- continua inoltre la mostra fotografica “Pavia e il suo fiume” di Juljan Rushaj.
Sette giovanissime donne, Dalia, Rose, Primula, Hortensia, Iris, Margherita e Violeta, provenienti dalle più disparate realtà sociali e geografiche, condividono il loro spazio vitale nella Dimora, comunità residenziale per minori. Intrecciano le loro esistenze attraverso rivalità e segrete alleanze alla ricerca di un percorso identitario profondo e rivoluzionario. In una condizione esistenziale innaturale e claustrofobica emergono con prepotenza i ricordi di infanzie maltrattate che portano con se il bisogno di sfogare la rabbia e l’urgenza di scappare. C’è chi si perde, qualcuna cade e si rialza, altre trovano il coraggio e la forza di guardare con fiducia al futuro. Il romanzo, ispirato da reali storie di giovani donne, tocca scottanti temi di attualità: il fenomeno delle baby-prostitute, la violenza e gli abusi familiari, il coinvolgimento dei minori nelle gang latine.
L’adolescenza è un territorio meraviglioso e al tempo stesso spaventoso. E’ il luogo delle scoperte, degli innamoramenti, delle folgorazioni dove è necessario fare le prime scelte, prendere posizione,trovare l’orientamento. E’ lì che decidi del tuo presente e scommetti sul tuo futuro. Entrare in comunità a tredici, quattordici, quindici anni dopo un’infanzia complicata, significa ricevere un’opportunità; significa avere un luogo, uno spazio e un tempo per sè; significa trovare sostegno, occasioni, esperienze,coetanee in cui specchiarsi, adulti con cui confrontarsi, per esplorare con coraggio parti di sè e valutare la strada da percorrere. Le ragazze che arrivano in comunità hanno poco tempo. Non possono permettersi di aspettare, di rimandare, di tergiversare, di ignorare; devono fare i conti col passato, mettersi in gioco, agire subito e cominciare, con forza e determinazione, a costruire la propria vita. Decidere di rimanere vuol dire accettare la sfida.