“La Dimora”, il romanzo di Raffaella Radice che racconta storie di una comunità residenziale per minori

Gentili amici

ci fa piacere segnalarvi un romanzo che ci sta particolarmente a cuore!

La Dimora di Raffaella Radice

Edizione “I libri di EMIL” – Bologna, 2014

La Dimora è il primo romanzo di Raffaella, co-responsabile della nostra comunità residenziale per minori Diana, dove svolge anche il ruolo di educatrice e coordinatrice dei laboratori di scrittura creativa.

 

Un libro che racconta, quindi, attraverso gli strumenti della fantasia e della rielaborazione romanzesca, esperienze ben conosciute da chi, in Lule, ha lavorato (con il cuore) a fianco delle numerose ragazze minori ospitate in questi anni e che ci fa piacere possano venir condivise da un pubblico più ampio. Vi segnaliamo, infine, che la copertina è stata disegnata da Sonia Altamura, ex-ospite della Dimora.

Per chi fosse interessato ad acquistare il libro, può trovarlo su www.hoepli.it o ordinarlo in qualsiasi libreria.

NEWS –> Acquistabile in Ebook su BookRepublic e Amazon

Vi lasciamo con una presentazione del romanzo, tratta direttamente dal libro:

Sette giovanissime donne, Dalia, Rose, Primula, Hortensia, Iris, Margherita e Violeta, provenienti dalle più disparate realtà sociali e geografiche, condividono il loro spazio vitale nella Dimora, comunità residenziale per minori. Intrecciano le loro esistenze attraverso rivalità e segrete alleanze alla ricerca di un percorso identitario profondo e rivoluzionario. In una condizione esistenziale innaturale e claustrofobica emergono con prepotenza i ricordi di infanzie maltrattate che portano con se il bisogno di sfogare la rabbia e l’urgenza di scappare. C’è chi si perde, qualcuna cade e si rialza, altre trovano il coraggio e la forza di guardare con fiducia al futuro. Il romanzo, ispirato da reali storie di giovani donne, tocca scottanti temi di attualità: il fenomeno delle baby-prostitute, la violenza e gli abusi familiari, il coinvolgimento dei minori nelle gang latine.

L’adolescenza è un territorio meraviglioso e al tempo stesso spaventoso. E’ il luogo delle scoperte, degli innamoramenti, delle folgorazioni dove è necessario fare le prime scelte, prendere posizione,trovare l’orientamento. E’ lì che decidi del tuo presente e scommetti sul tuo futuro. Entrare in comunità a tredici, quattordici, quindici anni dopo un’infanzia complicata, significa ricevere un’opportunità; significa avere un luogo, uno spazio e un tempo per sè; significa trovare sostegno, occasioni, esperienze,coetanee in cui specchiarsi, adulti con cui confrontarsi, per esplorare con coraggio parti di sè e valutare la strada da percorrere. Le ragazze che arrivano in comunità hanno poco tempo. Non possono permettersi di aspettare, di rimandare, di tergiversare, di ignorare; devono fare i conti col passato, mettersi in gioco, agire subito e cominciare, con forza e determinazione, a costruire la propria vita. Decidere di rimanere vuol dire accettare la sfida.

cover la dimora