Pronto Intervento Tratta

 

L’attività di Pronto Intervento è finalizzata a sostenere e orientare l’avvio dei percorsi di fuga dallo sfruttamento delle donne e minori che chiedono di uscire dal circuito della tratta facendo riferimento ai percorsi di assistenza e protezione sociale art.13 L.228/03 e art.18 D. Lgs. 286/98).

Viene realizzata tramite colloqui di orientamento e verifica delle motivazioni e ospitando le ragazze in una pronta accoglienza tutelata e protetta che può essere rappresentata: dalla casa di fuga (max 6 posti) e dalle comunità di pronta accoglienza in rete.

Alle ragazze accolte sono garantite: la presenza di un operatrice professionale 24 ore su 24, protezione e tutela, vitto e alloggio, supporto relazionale, assistenza sanitaria e psicologica, attività di alfabetizzazione, mantenimento o ripristino del contatto con la famiglia di origine, orientamento rispetto al prosieguo del percorso di integrazione, sostegno in caso di denuncia, valutazione e individuazione della destinazione successiva più adeguata.

Il periodo di permanenza offre alle ragazze uno spazio di riflessione necessario a verificare le proprie motivazioni e a compiere una scelta consapevole rispetto al proprio futuro.

Nel caso la ragazza ospitata lo desideri è possibile realizzare rimpatri volontari assistiti.

L’equipe operativa è costituita da 1 coordinatrice, 6 educatrici e 1 psicologa.

L’invio e l’accesso avviene previo contatto e colloquio con la coordinatrice.

Il colloquio può essere fissato telefonando in associazione o alla referente del servizio.

Carta dei servizi.pdf

 

PRIMA ACCOGLIENZA

L’attività di prima accoglienza, parte fondante della maggior parte dei percorsi di integrazione sociale, è finalizzata a condurre le ragazze uscite dal pronto intervento attraverso un progetto educativo che permetta loro di inserirsi a pieno titolo nella società, di rielaborare i vissuti di violenza e sfruttamento e di acquisire competenze riferibili all’autonomia personale.

LULE gestisce direttamente programmi di prima accoglienza per vittime della tratta attraverso la comunità alloggio per minori adolescenti e, tramite la titolarità dei programmi art. 18 avviati in collaborazione con il Dipartimento Pari Opportunità, collaborando con l’attività di prima accoglienza svolta dalle comunità accreditate in rete che sono dislocate sul territorio regionale.

Tali comunità sono il luogo in cui le ragazze prendono definitivamente le distanze dall’esperienza passata e cominciano a pensare a sè e al proprio futuro, riprogettandolo realisticamente in funzione delle proprie capacità e risorse. Il lavoro educativo svolto è fondamentalmente rivolto a favorire l’emersione delle risorse e capacità già in loro possesso e ad individuare le dimensioni più deboli, orientandone il sostegno.